Della serie “l’avevamo detto”, modestia a parte.
Dopo l’estate dello scorso anno, indecisi sul da farsi e diventati scettici sui mercati azionari a causa dal trading range che aveva ingabbiato quasi tutte le Borse del mondo (dall’America all’Europa, passando per i Bric e molti paesi emergenti), avevamo focalizzato l’attenzione su asset differenti allo scopo di trovare grafici che avessero una impostazione tecnica differente e che, forse, subissero meno direttamente gli effetti della crisi finanziaria. L’analisi era stata illustrata in una articolo dello scorso ottobre sul mensile EFFE MAGAZINE e ci aveva portato a considerare in esaurimento il pluriennale trend ascendente dell’oro, mentre, al contrario, prospettavamo l’inizio di un constistente e perdurante rafforzamento del dollaro Usa rispetto a quasi tutte le altre valute (non solo l’euro).
La nostra previsione si è rivelata corretta: dalla pubblicazione dell’analisi ad oggi, le quotazioni dell’oro sono scese da 1.750$ all’area 1.600$, mentre il cambio euro/dollaro da 1,42 a 1,27. A parte i fisiologici ritracciamenti o rimbalzi o pullback che potranno verificarsi, al momento rinnoviamo questo outlook anche per la prima parte del 2012.