BOTTA & RISPOSTA
a cura di Diego Pastorino
Il G20 di Londra si è chiuso annunciando una serie di provvedimenti importanti per i mercati, tra i quali gli attesi aiuti all’economia reale per altri 1.100 miliardi di dollari.
Al di là dell’indubbio impatto psicologico, siamo alla svolta tanto attesa da mercati e operatori o non vi è il rischio che dopo Pasqua le borse tornino a scendere, dovendosi confrontare con una nuova tornata di trimestrali e dati macroeconomici?
In definitiva, sulla base dei segnali che cogliete, credete sia il momento di tornare a comprare o di “portare a casa gli utili?”
Alessandro Aldrovandi: Al di là dell’andamento che le Borse potranno avere nelle prossime settimane, che rimane sempre imprevedibile, la mia opinione sul G20 appena concluso non è particolarmente positiva. Certo, vedere i rappresentanti dei principali Stati che prendono delle decisioni congiunte con lo scopo di rilanciare l’economia ha una importanza notevole, soprattutto dal punto di vista psicologico nei confronti dell’intera popolazione mondiale, ma gli argomenti che si è deciso di sviluppare e riformare, a mio parere, non sono quelli prioritari, nè quelli che daranno l’input alla nuova ripresa economica, e neppure quelli che potranno evitare un’altra crisi in futuro. Infatti, non si è spesa una parola a favore di una “questione morale” da ritrovare (truffe, bilanci, manager, bonus, stock option), non si è parlato delle agenzie di rating (Lehman Brothers il giorno stesso del fallimento aveva ancora la tripla A), non si è parlato di una più stringente regolamentazione che possa controllare i protagonisti del settore (come Madoff…) e gli strumenti finanziari emessi (come i CDO, obbligazioni aventi per sottostante i mutui subprime).
Auspicavo che in momento come questo e in convegno così importante, si potessero trattare davvero tutti i molteplici aspetti di questa crisi finanziaria e con molta più concretezza.
Riguardo all’andamento delle Borse, ritengo che il rimbalzo di questi ultimi giorni abbia bisogno di un consolidamento, anche perchè sono già state raggiunte e superate alcune importanti resistenze. Anche continuando a voler essere ottimisti sul futuro, i dati delle prossime trimestrali in uscita potrebbero aumentare notevolmente la volatilità dei mercati: quindi, prudenza.