Di seguito, riportiamo l’intervista rilasciata oggi dal nostro trader Alessandro Aldrovandi a MILANO FINANZA:

ALDROVANDI, SERVE UNA CHIUSURA SETTIMANALE SOPRA 21.000

di Giuseppe Di Vittorio

Per un nuovo allungo sui mercati serve una chiusura sopra i 21.000 punti. Lo spunto è del future trader Alessandro Aldrovandi. Il successivo ostacolo rialzista sarebbe collocato a 21.650. Nella seduta odierna e in quella successiva è estremamente importante evitare i falsi segnali, ha spiegato Aldrovandi. Per evitare brutte sorprese ci sono due parametri da osservare attentamente, il primo è rappresentato dai volumi e il secondo ancora più importante è la volatilità. “Personalmente analizzo la volatilità con l’indicatore Vwap”, ha specificato Aldrovandi.
L’attuale seduta appare condizionata anche dalla chiusura non eccessivamente brillante di Wall Stree ieri sera, ha indicato il trader. In caso di chiusura settimanale sopra 21.000 punti lo spazio al rialzo potrebbe essere favorito da un Macd che viaggia sotto lo zero, anche gli altri indicatori di tendenza poi stanno mostrando segnali di forza.

I falsi segnali potrebbero essere stimolati anche da qualche stop loss che scatta automaticamente. “Difficile”, ha specificato Aldrovandi, “le posizioni in stop vicine a 21.000 dovrebbero essere già scattate”.
Il rialzo sembra ben sostenuto anche dai fondamentali, ha specificato il trader. Da un lato ci sono in uscita buone trimestrali, dall’altro il sostegno della banca centrale americana ai mercati attraverso il meccanismo del quantitavi easing ha contribuito a un’inizione di fiducia fra tutti gli operatori.
Qualche parola va spesa anche per l’euro dollaro. La violazione di 1,40 potrebbe aprire nuovi spazi rialzisti? “Io non ci scommetterei”, ha specificato Aldrovandi, “il cross euro dollaro è estremamente tirato, i ritracciamenti potrebbero essere molto veloci”. Per il trader vanno evitate quindi posizioni rialziste. Sempre sul mercato dei cambi il dollaro è sceso sui nuovi minimi contro lo yen a quota 81 con evidenti segnali secondo alcune banche d’affari di voler raggiungere la barriera a 80. Ma su questo cambio Aldorvandi non ha particolari segnali.