L’andamento dei mercati azionari dell’ultima settimana ha evidenziato un pericoloso ritracciamento. Mentre le Borse americane si sono mantenute abbastanzi forti, quelle europee hanno decisamente ceduto il passo, e in particolare quella italiana. Ad esempio, se il Dax è sceso sotto il livello 6.800 annullando i guadagni del solo mese di marzo, il FTSE/MIB ha sfiorato il pericolosissimo supporto a quota 14.570 rimangiandosi tutta la performance realizzata da inizio 2012.
Sempre rimanendo nell’ambito di Piazza Affari, possiamo dire che la violenta discesa delle quotazioni non era una ipotesi così inaspettata in quanto proprio la scorsa settimana avevamo già individuato una pattern piuttosto insidiosa illustrata nell’articolo del 30 marzo u.s.. Ed in effetti, la rottura del livello 16.150 ha scatenato un panic selling che ha portato l’indice ben sotto quota 15.000. Al momento riteniamo che la BROADENING PATTERN descritta abbia esaurito i propri effetti e stimiamo per la prossima ottava un lieve recupero dei prezzi, anche in considerazione del fatto che il grafico daily del FTSE/MIB presenta 8 barre/candele “rosse” consecutive (FIG. 1).
FIG. 1 – Grafico daily del FTSE/MIB
Purtroppo, il rally di inizio anno ha illuso molti investitori mentre oggi ci si ritrova daccapo, al punto di partenza, esattamente come 3 mesi fa all’interno di ampio trading range compreso tra i livelli 13.100 e 17.200. Se ampliamo l’orizzonte temporale osservando un grafico mensile ci si rende subito conto di come la positività sia ancora lontana: il trend di fondo rimane ribassista con le quotazioni ampiamente al di sotto della media mobile a 25 (FIG. 2).
FIG. 2 – Grafico monthly del FTSE/MIB
Dal punto di vista operativo, come già scritto, è da monitorare con attenzione il supporto 14.570 per eventuali posizioni SHORT, mentre il primo breakout rialzista degno di nota per l’apertura di posizioni LONG si trova ora a quota 15.800.