Riprendendo quanto già esposto nell’intervista di cui al precedente articolo, di seguito vogliamo analizzare graficamente la situazione del Future FTSE/MIB in un’ottica di medio periodo e da convalidare nei prossimi mesi, ovviamente modificando i valori del future italiano sulla base del rollover del prossimo 18 dicembre.
Partendo dall’evidente minimo di metà luglio, è possibile tracciare una prima trendline rialzista, piuttosto ripida, che è stata violata al ribasso all’inizio del mese di ottobre, e che nello stesso mese ha rappresentato una resistenza alla prosecuzione del rialzo. Considerato il nuovo minimo relativo che si era formato nel frattempo, è stato possibile disegnare una seconda trendline, meno inclinata della precedente, anch’essa violata al ribasso a fine ottobre e facente funzioni di resistenza a metà novembre. Infine, i minimi di inizio novembre hanno permesso di evidenziare una terza trendline, che è stata rotta nella discesa dei prezzi dovuta alla crisi di Dubai e che, contestualmente, ha fermato il recupero delle quotazioni nella giornata di giovedì 3 dicembre.
LE TRE TRENDLINE RIALZISTE
La creazione in successione di tre linee di tendenza rialziste, una meno inclinata dell’altra, è anche la conseguenza indiretta del contemporaneo formarsi di tre massimi relativi discendenti: a metà ottobre 24.495, a metà novembre 23.800 e, il più recente, 23.100 circa di oggi 4 dicembre. Sulla base di questi 3 livelli è possibile tracciare una trendline ribassista che modifica sensibilmente lo scenario della Borsa italiana per i prossimi mesi. Infatti, qualora questa tendenza negativa partita a metà ottobre non venisse superata al rialzo, il mercato potrebbe avere ampi spazi di ulteriore discesa. Se consideriamo i possibili target fondati sui livelli statici, gli obiettivi del calo dei prezzi dovrebbero passare prima per il livello 21.370 e successivamente 20.700, fino al più drastico 19.850.
TRENDLINE DISCENDENTE E TARGET STATICI
Invece, qualora ci si basasse sui famosi (e altrettanto validi) ritracciamenti di Fibonacci, avendo il mercato già toccato con precisione il livello 38,2%, ci si potrebbe aspettare il raggiungimento dei successivi ritracciamenti a 50% e 61,8%, che corrispondono rispettivamente (e, ripetiamo, con i dovuti aggiustamenti numerici dovuti al rollover del contratto con scadenza dicembre 2009) ai livelli 21.000 e 20.200 circa.
TRENDLINE DISCENDENTE E NUMERI DI FIBONACCI